La rivoluzione digitale che ha preso il via oltre un ventennio fa, ha portato tra le altre cose alla nascita della firma elettronica

Sono passati ormai quasi 30 anni, da quando in Italia è stata introdotta la firma digitale, visto che bisogna risalire al DPR del 10 novembre 1997.

Si dovrà poi attendere l’anno 2000 per vedere l’applicazione della Direttiva Europea 1999/93/CE, che di fatto ha imposto una linea comune agli Stati UE in merito alla firma elettronica.

Quest’ultima è disciplinata dal Regolamento eIDAS, risalente al 2014 e contenente le norme relative all’identificazione elettronica e ai servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato europeo.
Cos’è la firma elettronica Partiamo proprio dalle indicazioni contenute nel Regolamento eIDAS, da cui si evince la definizione di firma elettronica, che è appunto: “l’insieme dei dati in forma elettronica, allegati oppure connessi tramite associazione logica ad altri dati elettronici, utilizzati come metodo di identificazione informatica”.

In altre parole, la firma elettronica si può considerare l’equivalente della firma autografa apposta su un documento cartaceo, con la differenza che la prima viene utilizzata su un documento informatico.
Firma elettronica: a cosa serve e dove si utilizza La firma elettronica è in linea generale uno strumento digitale che permette di sottoscrivere un documento, un accordo, o un contratto, in base a livelli di sicurezza crescenti.

Si parte dalla firma elettronica semplice, quale può essere un messaggio di posta elettronica o la firma per un pacco consegnato dal corriere, fino ad arrivare ad ambiti di applicazione molto più vasti e complessi che richiedono requisiti più stringenti, quali ad esempio la garanzia dell’integrità e dell’autenticità del documento firmato.

Il ricorso alla firma elettronica può avvenire nei campi più disparati: si può usare per l’apertura di un conto corrente o per la sottoscrizione di un contratto assicurativo, per poi approdare a livelli ancora più elevati, riguardanti ad esempio la firma di atti pubblici o di contratti relativi a beni immobili.
Le tipologie di firma elettronica Come accennato poc’anzi, ci sono diversi tipi di firma elettronica, che si differenziano tra loro in base agli effetti giuridici, quindi all’affidabilità e alle minori o maggiori garanzie offerte.

È possibile distinguere tra quattro tipologie differenti di firma elettronica che analizzeremo brevemente di seguito:
  1. firma elettronica semplice (FS)
  2. firma elettronica avanzata (FEA)
  3. firma elettronica qualificata (FEQ)
  4. firma digitale
1. Firma elettronica semplice La firma elettronica semplice, come si deduce facilmente dal nome, è quella base e comunemente utilizzata nell’uso quotidiano, ma con una scarsa validità legale.

Il valore probatorio di questa firma, infatti, può essere determinato solo da un giudice, e il Regolamento eIDAS di fatto demanda ai singoli Paesi dell’area euro la determinazione degli effetti giuridici della firma elettronica semplice, in base alla normativa nazionale.

Questa tipologia di firma elettronica può essere utilizzata internamente alle aziende per documenti che richiedono l’approvazione, ma anche per i preventivi o i documenti di trasporto.

La firma elettronica semplice non è generalmente usata in ambito professionale, visto che non garantisce l’autenticazione del firmatario né l’integrità del documento. 
2. Firma elettronica avanzata Rispetto a quella semplice, la firma elettronica avanzata si pone già su un gradino superiore, dal momento che offre garanzie maggiori.

La maggiore affidabilità della firma elettronica avanzata è legata al fatto che permette di identificare in maniera univoca il firmatario, garantendo al contempo l’integrità della firma.

Con la firma elettronica avanzata, infatti, viene altresì garantita l’immodificabilità del documento, avendo così la possibilità di verificare che qualsiasi modifica apportata sia sempre individuabile, motivo per cui questa firma ha pieno valore legale. La firma elettronica avanzata permette quindi di evitare rischi importanti per la sicurezza dei dati di chi la utilizza.

Come fare la firma elettronica avanzata? La sottoscrizione può avvenire in base a due modalità, ossia tramite FEA grafometrica o FEA remota.

Nel caso della firma grafometrica, un esempio di firma elettronica avanzata, si utilizza un dispositivo elettronico, come un tablet, che riconosce e memorizza il movimento della penna.

La firma elettronica avanzata remota viene apposta a distanza, tramite l’utilizzo di un proprio dispositivo, con l’inserimento di un codice OTP inviato per mezzo di un sms al numero di telefono del firmatario.

Dopo aver visto come funziona, diamo un rapido sguardo a come ottenere la firma elettronica avanzata.

La stessa viene rilasciata da operatori conformi alla regolamentazione eIDAS, vale a dire da prestatori di servizi fiduciari accreditati, soggetti pubblici o privati che  emettono certificati avanzati.

La firma elettronica avanzata può essere usata per l’apertura di un conto bancario, per un contratto assicurativo o per un contratto di beni mobili, solo per citare alcuni esempi.
3. Firma elettronica qualificata La firma elettronica qualificata si caratterizza e si distingue dalle altre per i suoi standard di sicurezza molto elevati.

Questa tipologia di firma, che ha lo stesso valore di una firma autografa, è associata a un “certificato qualificato”, ossia un documento emesso da un Qualified Trust Service Provider certificato, che convalida l’identità di chi la appone.

La firma elettronica qualificata deve essere generata mediante un dispositivo sicuro, sul quale il firmatario può mantenere un controllo esclusivo.

La firma elettronica avanzata e qualificata hanno valore probatorio, ma nella seconda l’onere della prova tocca a chi contesta la validità della firma.
4. Firma digitale La firma digitale è un particolare tipo di firma elettronica qualificata ed è prevista solo in Italia.

Questa tipologia di firma garantisce il riferimento a un solo soggetto e al documento ad essa associato.

La firma digitale si basa su un sistema di chiavi asimmetriche a coppia, una pubblica e una privata, collegate tra loro.

La differenza tra firma digitale e firma elettronica riguarda in primis il valore probatorio e in secondo luogo il tipo di tecnologia utilizzata.
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In sintesi La firma elettronica:  Cominciamo