Esistono tre tipologie di intelligenza artificiale, in base a una classificazione che tiene conto delle capacità di imitare caratteristiche peculiari dell’essere umano.
ANI (Artificial Narrow Intelligence): l’intelligenza artificiale limitata, altrimenti definita debole, in quanto capace di gestire uno spettro ristretto di abilità.
AGI (Artificial General Intelligence): intelligenza artificiale generale, detta anche “forte”, in quanto si pone e agisce e allo stesso livello di quella umana.
ASI (Artificial Super Intelligence): superintelligenza artificiale, di fatto non ancora esistente, che supera le capacità dell’essere umano.
29 giugno 2023
7 minuti
Fintech e innovazione
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Da circa un decennio a questa parte, si parla sempre più diffusamente di intelligenza artificiale, un concetto che per lungo tempo è stato accessibile solo agli addetti ai lavori.
Negli ultimi anni sono stati compiuti notevoli passi in avanti, tanto che oggi la locuzione intelligenza artificiale è sempre più utilizzata, anche se in pochi sanno indicare con precisione di cosa si tratta.
Per dare una definizione di intelligenza artificiale (IA), dall’inglese “artificial intelligence” (AI), partiamo dalle sue origini.
Il termine intelligenza artificiale è stato coniato nel 1956 da John McCarthy, matematico e informatico statunitense, considerato uno dei fondatori di questa disciplina.
Lo stesso McCarthy ha spiegato che cos’è l’intelligenza artificiale, da lui indicata come “la scienza e l’ingegneria di fare macchine intelligenti, in particolare programmi informatici intelligenti”.
Volendo esplicare in altri termini cosa si intende per intelligenza artificiale, possiamo dire che è la tecnologia basata sull’utilizzo di un computer per svolgere e replicare funzioni e ragionamenti tipici della mente umana.
L’obiettivo dell’AI è quello di dare vita a delle macchine che siano in grado di pensare, ragionare e agire come gli esseri umani.
Questo permette di comprendere meglio il binomio “intelligenza artificiale e machine learning”.
Il machine learning, ovvero l’“apprendimento automatico”, è un sottoinsieme dell’AI, in cui le macchine apprendono dai dati, imparano ed elaborano in modo autonomo, con un intervento del programmatore ridotto al minimo o quasi assente.
Per avere un’idea di come funziona l’intelligenza artificiale, cos'è davvero e che effetti avrà, vediamo alcune applicazioni della stessa che stanno trovando una sempre più larga diffusione.
Guardiamo insieme alcuni esempi di intelligenza artificiale nella vita quotidiana, tenendo presente che la stessa sta apportando numerosi vantaggi, ma in alcuni casi anche svantaggi. Continuiamo ad esplorare pro e contro dell’intelligenza artificiale.
Un primo e immediato esempio di intelligenza artificiale nella vita di tutti i giorni è quello degli assistenti vocali, come Amazon Alexa e Google Home, per citare i più famosi.
Grazie al riconoscimento vocale, questi assistenti virtuali possono svolgere diverse attività al posto nostro, semplicemente impartendo ad essi delle istruzioni con la voce.Ormai da tempo l’intelligenza artificiale trova applicazione nei social network, come ad esempio Facebook, ma anche nei motori di ricerca come Google.
In entrambi sono proposti contenuti che l’utente potrebbe trovare interessanti in base a quello che ha già cercato o visitato in precedenza.Nel mondo delle auto l’intelligenza artificiale trova applicazione in diverse funzioni di sicurezza, come il parcheggio automatico e il controllo automatico della velocità.
Sempre in auto, ritroviamo l’AI nei navigatori che riescono a individuare e a suggerire all’utente il percorso migliore da seguire, offrendo informazioni in tempo reale su varie situazioni.Già da tempo si registra l’uso dell’intelligenza artificiale in medicina e in particolare nelle analisi degli esami, visto che permette di gestire grandi quantità di dati con notevole rapidità, individuando direttamente patologie o indicazioni utili per una diagnosi.
Particolarmente interessanti e utili le applicazioni nella telemedicina che consentono ai medici di raggiungere i loro pazienti ovunque e in tempi brevi.
Da non dimenticare poi i sempre più diffusi sistemi di monitoraggio della salute, come i dispositivi indossabili grazie ai quali tenere sotto controllo il sonno, il battito cardiaco e altri parametri vitali.
Intelligenza artificiale e finanza camminano sempre più insieme, tanto che la prima vede crescenti applicazioni nel campo della seconda.
Nel settore bancario, ad esempio, l’AI è molto rilevante nella gestione dei rischi, partendo da dati complessi, sulla base dei quali individuare dei modelli che permettono appunto di limitare i rischi stessi.
Si riesce così a limitare le frodi e il riciclaggio di denaro, riconoscendo più agevolmente determinate anomalie nelle operazioni.
Altrettanto interessante è l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’analisi del credito: la banca riesce a valutare molto più rapidamente una mole di informazioni da considerare prima dell’erogazione di un mutuo o di un finanziamento.
Nel front office, inoltre, i chatbot stanno già rivoluzionando il settore bancario, che sempre più frequentemente ricorre a questi assistenti virtuali, capaci di rispondere alle richieste del cliente, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
Da menzionare anche il binomio intelligenza artificiale-trading, con i sistemi automatici che effettuano le operazioni di compravendita al posto dell’uomo, sulla base di dati oggettivi scevri di quella emotività che è spesso causa di molti errori.
L’intelligenza artificiale si sta diffondendo molto rapidamente anche nel settore assicurativo dove, al pari di quanto accade nel comparto bancario, è usata nella raccolta e nell’analisi dei dati rilevanti, ma anche nella gestione del rischio.
L’insurtech AI sta rivoluzionando il modo in cui operano le assicurazioni tradizionali, con l’introduzione di strumenti innovativi che permettono alle compagnie di ridurre i costi, di offrire servizi più efficienti e contrastare in maniera più incisiva le frodi.
Grazie all’intelligenza artificiale si possono gestire i sinistri risparmiando tempo e denaro, con richieste di indennizzo evase in maniera digitale tramite algoritmi e chatbot.
L’AI offre dei vantaggi anche nell’acquisizione della nuova clientela e nella fidelizzazione di quella già esistente.
Grazie all’intelligenza artificiale le assicurazioni possono fare leva sui big data e sull’analisi predittiva per confezionare delle polizze su misura in base alle esigenze dei clienti, migliorando il loro grado di soddisfazione.
In termini di fidelizzazione, ci sono degli algoritmi che intervengono prima della scadenza di una polizza assicurativa, offrendo al cliente uno sconto sul premio per spingerlo a rinnovare.
In generale, l'AI rappresenta una grande opportunità per il settore. Tuttavia, l'intelligenza artificiale comporta anche rischi di carattere etico, legale e tecnico da non sottovalutare.
Chi è interessato a impiegare i propri capitali in questa particolare innovazione tech, potrà rivolgersi ai fondi e agli ETF che hanno portafogli costruiti sui titoli tecnologici legati proprio all’intelligenza artificiale.
Gli ETF, acronimo di Exchange Traded Funds, sono fondi o SICAV negoziati in Borsa come le classiche azioni.
Per gli ETF che investono in intelligenza artificiale si rileva una richiesta sempre più vivace da parte del mercato, in primis perché tali strumenti permettono un’adeguata diversificazione.
Inoltre, questi ETF permettono di puntare su uno dei megatrend più promettenti del momento, visto che l’intelligenza artificiale è sempre più presente nella nostra vita quotidiana.
A ciò si aggiunga che è notevole il suo potenziale di sviluppo, visto che c’è ancora molta strada da fare e quindi il mondo dell’intelligenza artificiale offre una rilevante opportunità di investimento di lungo termine.
Una simile occasione si può cogliere anche puntando su uno dei nostri prodotti di punta, Forward Unico, che permette di scegliere tra sette opzioni di investimento.
Tra le altre segnaliamo quella del basket “Futuro”, che investe nel fondo Global Mega Trend, imperniato proprio sui trend ad alto potenziale di rendimento, nei quali ritroviamo anche l’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale:
punta a replicare ragionamenti propri dell’essere umano
è già largamente diffusa nella vita quotidiana
sta rivoluzionando il settore bancario e assicurativo
Buono a sapersi
Chi vuole investire nell’intelligenza artificiale può scegliere gli ETF che offrono un’esposizione diversificata a un settore molto promettente.