La traduzione di "nudge" in italiano è, in questo caso, “spintarella”, resa nella versione italiana con un più poetico “spinta gentile”, che descrive alla perfezione l’approccio non invasivo alla modifica del comportamento, ideato da Thaler.
La conclusione di Thaler è chiara: usare piccoli incoraggiamenti psicologici per orientare il comportamento degli individui è più efficace dell’imposizione di regole e incentivi finanziari!
Questo approccio, che utilizza la conoscenza dei meccanismi cognitivi in base ai quali si prendono le decisioni, tenendo conto delle esigenze e delle caratteristiche dei singoli individui o di un target di persone predeterminato, trova naturale applicazione nell’economia comportamentale.
26 febbraio 2024
7 minuti
Investimento e polizza vita
FWU - Expert Corner - FWU AG
La Teoria dei nudge, sviluppata dal premio Nobel per l'economia Richard Thaler e descritta nel bestseller “Nudge. La spinta gentile”, ha rivoluzionato il modo in cui comprendiamo e influenziamo il comportamento umano nelle decisioni finanziarie.
Il concetto di "nudge" si basa sull'idea che piccoli scostamenti nelle scelte predeterminate possano avere un impatto significativo sulle decisioni delle persone, spingendole verso risultati più favorevoli, senza costringerle o limitare la loro libertà di scelta.
Questa teoria non intende né imporre né definire scelte migliori di altre, ma responsabilizzare ogni investitore per creare un ambiente in cui decidere sia più semplice e funzionale.
Approfondiamo insieme chi è Richard Thaler, cos’è il nudging e cosa c’entra con l’economia comportamentale e il risparmio.
Per chi non lo conoscesse, Richard Thaler è un economista statunitense nato nel 1945, nonché scrittore di libri di successo e professore presso l'Università di Chicago.
Oltre al suo lavoro accademico, Thaler è stato consulente per diverse organizzazioni e governi; per conto di quello britannico, ad esempio, ha applicato con successo la strategia del "nudging" per incrementare l’adesione dei cittadini a programmi di risparmio e salute.
La sua influenza nel campo dell'economia comportamentale si estende anche alla finanza aziendale, dove le sue teorie sono considerate fondamentali per comprendere i processi decisionali nelle organizzazioni e nei mercati finanziari.
Grazie al suo impatto nel comprendere il comportamento umano nei contesti finanziari, Thaler ha integrato, con la teoria del nudge, la psicologia nelle teorie economiche, studiando l’influenza dei bias cognitivi nelle decisioni finanziarie.
Il suo lavoro ha portato alla formulazione del concetto di "nudge" per migliorare le scelte finanziarie delle persone. Ma qual è esattamente il significato di “nudge”?
Il nudging si basa su principi chiave come l'architettura delle scelte e la comprensione dei bias comportamentali e si concretizza in piccoli suggerimenti o spunti per influenzare positivamente il comportamento delle persone, senza però limitarne la libertà di scelta.
Come avviene tutto questo e in quali ambiti viene applicato il nudging?
Il nudging è stato utilizzato con successo in diversi settori, inclusi il marketing e la finanza. Nel marketing, attraverso piccoli stimoli positivi, come le offerte a tempo limitato o il feedback sociale, ha l’obiettivo di influenza il comportamento dei consumatori, migliorando l'efficacia delle strategie di vendita e promozione.
Ricompense e incentivi come i premi e gli sconti o l’esposizione al feedback sociale (la scelta di un determinato prodotto o servizio da parte di altri consumatori) possono influenzare il comportamento dei potenziali acquirenti.
Un esempio tra i più eclatanti è quello dell’Inghilterra: per convincere i cittadini a pagare è bastato inserire nella lettera di sollecito, spedita in prossimità della scadenza, un messaggio che incentivasse l’emulazione del gruppo più numeroso – quello dei virtuosi. Invece dell’anonima domanda “Hai pagato le tasse?” è comparsa un’affermazione: “9 persone su 10 nel tuo quartiere hanno pagato le tasse in tempo. Tu fai parte della ristretta minoranza che non lo ha fatto”.
Una banale modifica del testo, semplice ed economica, ha reso l’iniziativa trecento volte più efficace. È bastato fare leva sull’esempio dei vicini di casa più virtuosi per convincere molti cittadini riluttanti a fare il proprio dovere.
Gruppi di scienziati e professionisti hanno evidenziato, infatti, che le norme sociali descrittive funzionano meglio di quelle ingiuntive e che influenzano concretamente la popolazione nelle scelte che fa ogni giorno.
Fatta questa corposa ma essenziale introduzione, approfondiamo quello che ci riguarda più da vicino: l’ambito finanziario.
La Teoria dei Nudge di Richard Thaler si è dimostrata particolarmente efficace nel settore del risparmio, pertanto contestualizzeremo questo approccio in base alle esigenze e alle caratteristiche che interessano il risparmiatore e l’investitore, soffermandoci su applicazioni pratiche ed esplorando ulteriori concetti.
Molte persone faticano a pianificare e risparmiare per il futuro a causa dell’impulsività o per la tendenza alla procrastinazione. Probabilmente è successo anche a te di rimandare, per i motivi più svariati, la sottoscrizione di una polizza vita o di un piano di accumulo; beh, ti diamo una buona notizia! Il nudge si concentra proprio sulle strategie che aiutano a superare queste sfide comportamentali. Vediamo quali sono.
La “scelta predefinita” è una tecnica molto utilizzata. Ad esempio, un piano di risparmio predefinito impostato automaticamente all'apertura di un conto corrente aumenta notevolmente la probabilità di iniziare a risparmiare. Stessa cosa dicasi per l'adesione automatica ai piani pensionistici quando si inizia un nuovo lavoro.
Fornire feedback immediato e trasparente sulle abitudini di spesa e risparmio può essere un potente nudge. Grafici chiari e report regolari possono incoraggiarti a mantenere comportamenti finanziari sani.
Semplificare le opzioni di risparmio può aiutare a ridurre l'ansia decisionale. Presentare chiaramente i benefici e le conseguenze delle scelte finanziarie ti orienta verso decisioni più informate.
Integrare l'educazione finanziaria come parte delle interazioni quotidiane è sicuramente un nudge efficace. Maggiore è la consapevolezza delle opzioni finanziarie e dei benefici che hai del risparmio, maggiore è la probabilità che adotti abitudini di risparmio più responsabili.
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Come abbiamo ampiamente visto, la Teoria dei Nudge offre una prospettiva innovativa sulla gestione del comportamento umano nelle decisioni finanziarie.
Incorporare principi di nudging nell'architettura delle scelte è sicuramente la chiave per sviluppare abitudini finanziarie più responsabili e durature, e tutto questo avviene attraverso piccoli e intelligenti "colpetti" psicologici, quasi impercettibili.
La “spinta gentile” apre all’investitore la strada verso un futuro finanziario più sicuro e consapevole e, allo stesso tempo, a progettare una corretta pianificazione finanziaria.
La Teoria dei nudge è un approccio dell'economia comportamentale che utilizza piccoli spunti ("nudge") per influenzare positivamente le decisioni delle persone, sfruttando i loro bias cognitivi.
Serve a migliorare le scelte individuali e collettive, orientando comportamenti virtuosi senza limitare la libertà di scelta.
Si applica in situazioni in cui le persone devono prendere decisioni complesse o in cui si desidera promuovere comportamenti positivi, come adesioni a programmi di risparmio o scelte finanziarie razionali.
È utile sia per le aziende che cercano di guidare i comportamenti dei consumatori verso scelte più vantaggiose, sia per i risparmiatori che devono progettare una corretta pianificazione finanziaria.
È fondamentale per comprendere e migliorare il comportamento umano nei contesti decisionali e ti aiuta a realizzare scelte più consapevoli e razionali.
Buono a sapersi
Il nudging è uno strumento efficace per incoraggiare comportamenti finanziari più sani, a vantaggio degli investitori, delle istituzioni finanziarie e dei regolatori e dei consulenti.
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